Cisl FP Belluno Treviso. Polizia e Prefettura Belluno manca il 60% degli impiegati. Cisl FP interviene

Banner news testajpg

Anche la Cisl FP Belluno Treviso, in sinergia con altre Organizzazioni Sindacali, si è attivata energicamente per lanciare l'allarme sulla carenza di personale e invitare le amministrazioni coinvolte a cercare soluzioni efficaci e rapide.

Sono sempre in meno gli amministrativi che operano in Polizia e Prefettura e quelli che ancora vi lavorano hanno un'età media di 58 anni. Parliamo di una seria e preoccupante carenza di organico nelle strutture bellunesi di Prefettura, Questura e Polizia stradale: negli uffici centralizzati bellunesi i dati numerici del personale presente sono allarmanti, toccando percentuali di scopertura del 63% per la Prefettura e del 60% per la Questura. Un allarme prontamente raccolto anche dalla stampa locale, che ha ben sottolineato i numeri che abbiamo fornito.

bellunotreviso1jpg
Troppo per i lavoratori coinvolti che si sono riuniti in assemblea a Palazzo dei Rettori con i rappresentanti sindacali, in primis la Cisl Funzione Pubblica di Belluno Treviso guidata nella vertenza da Angelo Costanza che ha sottolineato ai giornalisti come nei «tre uffici molto importanti c'è una scopertura drammatica, con una presenza del 40 per cento, ovvero su tre lavoratori previsti due non ci sono".

Costanza ha poi sottolineato come l'Amministrazione centrale non abbia rimediato a questa carenza e che ora servono fatti concreti, serve che il Governo prenda atto del fatto che non si può tenere aperte strutture così sguarnite, in un contesto lavorativo dove chi vi opera è sempre più stressato dalla costante paura di sbagliare.

Chiediamo quindi al Ministero di provvedere ad una una rapidissima integrazione di personale, perché così non si può certamente andare avanti e non sarebbe accettabile che, nell'ormai consunta retorica dello scarica barile, qualora si verificasse qualche inceppamento dell'attività, qualcuno rispolverasse la storiella degli statali fannulloni per nascondere ciò che è stato provocato dal blocco delle assunzioni e dal fatto che nessuno ha voluto tenere conto delle difficoltà di lavorare in una provincia montana.

Un'azione la nostra, non solo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, ma anche in favore dei cittadini serviti da questi importanti servizi.

Guarda anche la rassegna stampa video con le interviste a Angelo Costanza

Banner news codajpg