Con una nota datata 12 aprile la CISL FP, in concerto con FP CGIL, Fisascat Cisl, UIL TuCS, UIL FPL, ha proclamato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti delle Strutture-Enti associate a UNEBA – Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale e/o adottanti il CCNL UNEBA.
Uno stato di agitazione reso inevitabile dal fatto che UNEBA ha comunicato formalmente una proposta sul rinnovo di contratto, scaduto da ben 5 anni, che abbiamo ritenuto ritenuto non solo insoddisfacente, ma lesiva dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori, così come ha confermato anche l’attivo nazionale dei delegati e delle delegate che si è riunito il 5 aprile.
Denunciamo senza esitazione che la mancata volontà di procedere al rinnovo del CCNL UNEBA va a forte detrimento dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori, a maggior ragione, in un periodo come l’attuale dove il costo dei beni e servizi è in costante aumento, con conseguente progressiva riduzione del potere di acquisto per i lavoratori.
Appare evidente che innanzi a tale scenario siamo costretti a proclamare unitariamente lo stato di agitazione a livello nazionale (nel rispetto delle Leggi 146/90 e 83/2000) di tutto il personale delle delle strutture o degli enti associati UNEBA o adottanti tale contratto di lavoro.
Richiediamo urgentemente ai sensi delle suddette norme di esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione, riservandoci di adottare, in caso di esito negativo, tutte le iniziative che saranno reputate necessarie allo sblocco della vertenza, oltre ad informare preventivamente che saranno definite tutte le iniziative svolte a livello regionale/locale/aziendale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
