
Ecco una rapida e sintetica panoramica sulle novità in materia di congedi parentali prevista dalla nuova "Legge di Bilancio". Un pratico riassunto per lavoratori del settore privato e pubblico.


LAVORATORI PUBBLICI Per i lavoratori pubblici che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2023 la "Legge di bilancio 2024" ha introdotto un ulteriore mese di congedo parentale indennizzato all’80% della retribuzione (invece che al 30%). Quindi se volessimo ora riassumere la disciplina dei congedi parentali per il settore pubblico: Periodi massimi indennizzabili: a ciascun genitore spettano 3 mesi di congedo parentale non trasferibili reciprocamente, di cui: LAVORATORI PRIVATI Sintetizzando la nuova disciplina sui congedi parentali del settore privato: Periodi massimi indennizzabili
per ogni bambino nei primi 12 anni di vita ciascun genitore ha il diritto di sospendere la prestazione lavorativa fruendo, anche in maniera frazionata, del congedo parentale.
Si aggiungono ulteriori 3 mesi, in alternativa tra i genitori, indennizzati al 30% fino ai 12 anni del figlio.
Anche per i lavoratori del settore privato che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2023 la legge di bilancio 2024 ha introdotto un ulteriore mese di congedo parentale indennizzato all’80% della retribuzione (invece che al 30%).
per ogni bambino nei primi 12 anni di vita ciascun genitore ha il diritto di sospendere la prestazione lavorativa fruendo, anche in maniera frazionata, del congedo parentale.
A ciascun genitore spettano 3 mesi di congedo parentale non trasferibili reciprocamente, di cui:
Si aggiungono ulteriori 3 mesi, in alternativa tra i genitori, indennizzati al 30% fino ai 12 anni del figlio.



