Avevamo già dato notizia su questo sito della proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale operante nelle strutture che applicano il Contratto Nazionale di lavoro AIOP Rsa, quanto a fronte delle notizie circa l'apertura di un tavolo separato di contrattazione con i sindacati autonomi, da parte della centrale datoriale AIOP, per giungere alla sottoscrizione di un contratto non rappresentativo del settore Rsa e Centri di Riabilitazione.
Per dovere di aggiornamento informiamo quindi che lunedì 17 luglio si è svolto il tentativo obbligatorio di conciliazione da noi richiesto a seguito della proclamazione dello stato d’agitazione. Il tentativo di conciliazione si è purtroppo concluso con un verbale di mancato accordo.
Unitariamente alle altre Organizzazioni Sindacali confederali, CISL FP ha proclamato lo sciopero nazionale per il personale che lavora nelle strutture che applicano il Ccnl AIOP Rsa per il 27 settembre 2023.
Il ricorso allo sciopero è l'inevitabile conseguenza del fatto che l’associazione datoriale AIOP ha da subito dichiarato di non aver nessun vincolo alla sottoscrizione di un contratto con ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari), né di doverlo firmare con Cgil, Cisl e Uil, e che il contratto di riferimento per AIOP è quello sottoscritto con Ugl con il quale ha già aperto la trattativa.
Come CISL FP abbiamo evidenziato come tale posizione fosse in netto contrasto con quanto era stato definito alla sottoscrizione del Ccnl Sanità Privata, impegni che avevano delineato un percorso unitario e condiviso di apertura negoziale del contratto, e che così facendo AIOP stava disconoscendo gli affidamenti assunti unitariamente dalla loro presidente insieme al presidente di Aris e i tre segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
Nonostante il ministro Schillaci abbia comunicato alle organizzazioni sindacali, nel corso dell’incontro del 4 luglio scorso, di aver sensibilizzato le associazioni datoriali per la positiva soluzione della vertenza contrattuale Rsa, Aiop ha deciso di produrre una frattura nel percorso di ricomposizione.
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