E' arrivato nella giornata di ieri (27 ottobre) il via libera finale al Contratto Nazionale di Lavoro della Sanità 2019-2021 cui mancava il placet finale della Corte dei Conti, l'ultimo passaggio verso la firma definitiva tra Aran e parte sindacale.
La preintesa, che ora diverrà "contratto" senza mezzi termini, interessa il personale del Comparto e coinvolge in Italia più di mezzo milione di operatori sanitari, socio sanitari ed amministrativi del settore in attesa di un rinnovo che si era fatto attendere e dopo l'emergenza della pandemia da Covid.
Come già abbiamo avuto modo di scrivere, nei post precedenti dedicati all'argomento, si tratta di un Contratto importante, non solo per l'aspetto economico che ora potrà diventare applicativo, ma soprattutto per il fatto che ridisegna l'intero sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento compresa la nuova area di elevata qualificazione. A completamento del sistema di classificazione, è prevista anche una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza.Come negli altri contratti già firmati, l’accordo prevede un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali economici di professionalità” da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico.
L'auspicio è quello che ora, con il via libera della magistratura contabile dello Stato, si proceda speditamente all'ultima fase, in modo da dare applicazione entro la fine dell'anno agli aumenti previsti e all'erogazione in busta paga dei relativi arretrati.
